Un’attrice fantastica come Licia Maglietta torna a teatro con un testo di Alan Bennett nel ruolo di protagonista accanto alla brava Nicoletta Maragno ma pure come regista. Laureata in architettura, Licia è salita alla ribalta con film come L’amore molesto, Morte di un matematico napoletano, Pane e Tulipani, che le ha fatto vincere un David di Donatello e il Ciak d’oro come miglior attrice. La produzione de La Grande Occasione è di Teatri Uniti assieme a Teatro Franco Parenti e il pubblico si gode, dal 24 novembre al 5 dicembre in Sala Grande, al Teatro Parenti, la storia di due donne: Susan, la moglie del vicario e Lesley, attrice da quattro soldi. Sembrani evitarsi ma raccontano ognuna la propria storia alla vigilia di Natale, stando in punti diversi della chiesa con il pienone di fedeli.
Susan crede che solo la commessa dello spaccio sappia che lei è alcolizzata e invece lo sa tutta la parrocchia, mentre Lesley ritiene di avere molto da offrire sia come attrice sia come persona. Per entrambe c’è disincanto e speranza mentre manca il dialogo che possa metterle a confronto. Nessuno interviene nei monologhi delle due donne che si ignorano e occupano un proprio spazio in una cappelletta laterale della chiesa. Una appare triste, l’altra più allegra ma ci sono dei legami che uniscono le due donne, così diverse eppure simili proprio nella loro condizione femminile. Se pensate che ci sia poco da vedere e che il testo sia troppo scarno, di sicuro non avete ancora mai visto Licia Maglietta: la sua presenza in scena è tale da rendere indispensabile non perdersi neppure una delle sue grandiosi interpretazioni dal vivo.